domenica 20 ottobre 2013

RUBRICA: I CEREALI (QUESTI SCONOSCIUTI): Puntata n. 2 IL MIGLIO...NON SOLO MANGIME PER CANARINI


IL MIGLIO


Il miglio è un cereale molto antico, con tutta probabilità originario dell’Asia ed in seguito importato in Occidente; secondo alcuni storici fu forse il precursore di tutti i cereali.
Ancora oggi è molto diffuso in Asia e Africa mentre in Europa la coltivazione per l’alimentazione umana andò progressivamente riducendosi in seguito alla diffusione del mais proveniente dall’America.
Questo cereale si consuma decorticato, tuttavia negli strati che costituiscono la parte non commestibile non si trovano quantità significative di sostanze nutritive interessanti per l'alimentazione umana.    
Il miglio è ricco di vitamine del gruppo A e B ed è uno degli alimenti più ricchi in minerali come fosforo, magnesio, silicio e ferro. Ha inoltre una buona composizione di carboidrati ed un elevato contenuto di grassi e proteine, oltre ad essere privo di glutine (quindi adatto in caso di celiachia o intolleranza).
Dall’alto potere nutritivo, è un alimento vitalizzante, consigliato in particolare a chi soffre di deficienza fisica ed intellettuale, in fase di convalescenza così come alle donne in gravidanza e ai bambini, poiché molto digeribile.
Migliora le funzioni di milza e pancreas ed è perfetto per tutti coloro che hanno problemi di stomaco o in caso di problemi digestivi.
Grazie all’alto contenuto di acido salicilico possiede un’azione stimolante sulla pelle, sui capelli, sulle unghie e sullo smalto dei denti.   
                                                                                                                                      
Cottura del miglio (ricetta base):
Lavate i chicchi sotto abbondante acqua corrente per rimuovere eventuali impurità. Quindi mettete miglio e acqua in una pentola con fondo spesso (1 parte di miglio e 1,5 parti di acqua)*. Aggiungete un pizzico di sale grosso integrale e coprite la pentola con un coperchio (se possibile trasparente), portate ad ebollizione a fuoco vivo. Quando inizia a bollire abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere, coperto e senza mescolare, per circa 20 minuti.

* La proporzione tra riso e acqua così come i tempi di cottura possono variare leggermente a seconda del tipo di miglio. E’ consigliabile, almeno all’inizio controllare spesso la cottura.

Per ottenere un miglio più morbido potete utilizzare un rapporto di 1:2 – 1:2,5 (cioè una parte di miglio e 2 o 2,5 di acqua)

Una volta cotto potete condire il miglio come più vi piace: verdure saltate, pesto (alla genovese, di rucola, alla trapanese solo per citare alcuni esempi) o salse, ecc.
In estate può essere consumato in insalata (aggiungendo altri ingredienti quali verdure cotte o crude) oppure impiegato nella preparazione di zuppe e minestre (provate ad aggiungerlo al minestrone di verdure al posto del classico riso). Con il miglio avanzato da una precedente preparazione è possibile creare delle crocchette o tortini da cuocere al forno e, per finire, può essere utilizzato nella preparazione di dolci.

Presto una ricetta interessante che avrà come protagonista proprio questo cereale, perché il miglio non è solo mangime per canarini. 



Bibliografia:
  • Walter Pedrotti “I CEREALI proprietà, usi e virtù” 2003 Giunti
  • Noboru B. Muramoto “IL MEDICO DI SE STESSO. Manuale pratico di medicina orientale” 2002 Oriente Universale Economica Feltrinelli
  • Dominque Rosel “IL CUCCHIAIO DI LEGNO 30 anni dopo. Un invito alla macrobiotica…e non solo” 2008 Edizioni Probios
  • Appunti personali “Corso di Cucina Macrobiotica organizzato da UPM Reggio Emilia


...ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA PUNTATA! 

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